lunedì 7 marzo 2011

VINGA! VINGA!

MARATONA DI BARCELLONA 2011

Vinga, Vinga...
Questo incitamento ci ha accompagnato per tutta la durata della gara, iniettandoci massicce dosi di adrenalina e tenuto compagnia per tutti i 42 km.

Magnifica la giornata, stupendo il percorso, splendida l'organizzazione per questa edizione del 2011 della MARATONA DI BARCELLONA.
L'abbiamo aspettata tanto, cercato di prepararla meticolosamente, al di la degli intoppi, degli infortuni e del clima rigido invernale; si, infatti, la fatica più grande nell'affrontare una maratona, non è tanto la gara stessa, ma spesso è la preparazione che stà a monte, con decine e decine di km di allenamenti spesso molto faticosi.

Questa, per me, Gigi e Giuseppe è la seconda Maratona che affrontiamo e, a differenza della precedente (Firenze), abbiamo un tempo di riferimento con il quale presentarci all'iscrizione e di conseguenza aver ottenuto un posto privilegiato in griglia di partenza:
Ebbene si, dopo i BIG c'eravamo noi, praticamente quasi sotto lo striscione di partenza.
Partanza che avviene puntuale alle 8:30 dall'Avinguda della Reina Maria Cristina, proprio sotto il Montjuic: duecento metri e si entra in Plaza d'Espanya e si gira subito a sinistra sulla Carrer de Sants. Tutte le strade percorse dalla maratona sono bellissime, molto larghe e quindi consentono, sopratutto nei primissimo km, di effettuare sorpassi o viceversa essere sorpassati in tutta sicurezza senza dover zig-zagare.
In breve siamo al terzo km e giriamo attorno allo stadio Nou Camp, per poi immetterci per un tratto di poco meno di un paio di km sull'Avinguda Diagonal; giriamo a destra e poi ancora a destra sulla Traversera de les Corts.
Svolta a sinistra sulla Carrer d'Arizala e all'ottavo km entriamo in Avinguda de Madrid, che all'altezza della Plaza del Centre si trasforma in Carrer de Berlin e qui sono assiepati i nostri familiari che con bandiera dei quattro mori al seguito sono pronti a dispensarci dei calorori incitamenti.
Carrer de Rocafort, Avinguda de Roma, Carrer de Taragona si susseguono nell'ordine, e verso il 12° km ci immettiamo nell'arteria principale della città, ovvero la Gran Via de les Corts Catalenes; le sensazioni a questo punto sono molto buone, viaggio su buoni tempi, mantenendomi attorno ai 4:05 al km.
Al 14° km giriamo a sinistra sulla Passeig de Grazia, fino al 15° km; si tratta di un tratto di 1 km dove la strada tende leggermente a salire, ma cio nonostante, riesco a tenere buono il ritmo attorno ai 4:09 al km.
Poco dopo il 16° km costeggiamo la Sagrada Familia; svoltiamo a sinistra sulla Carrer de Valencia e al 18° sulla Avinguda Meridiana. Ci si dirige verso la parte più esterna del tracciato, dove è posto il passaggio sulla mezza maratona dove passo con il tempo di 1:26:57.
Dopo aver attraversato il ponte di Calatrava, giriamo nuovamente a sinistra per percorrere un altro tratto della Gran Via de les Corts Catalanes. E' uno dei punti più brutti, in quanto non ci sono persone assiepate ai bordi della strada a fare il tifo, ma pazienza; giriamo a destra sulla Rambla de Prim ed al 25° km ancora a destra sulla Avinguda Diagonal, dove andiamo incontro alla Torre di Agbar ed a uno dei tratti più belli della gara; il rettilineo è lunghissimo, circa 2,5 km, con ampi giardini al centro; giungi in prossimità del giro di boa del lungo viale, un'apoteosi di pubblico, sembra di essere sul passaggio di un valico Pirenaico al Tour de France, con due ali di folla ai lati ed al centro giusto lo spazio per correre... uno dei momenti che ricordo con maggiore emozione.
Arrivati al 30° km siamo praticamente sul mare e lo costeggiamo praticamente fino al 34° km. Fa molto caldo e si sente... e comincia a sentirsi anche la fatica.
Torniamo verso il centro cittadino, giriamo attorno ai Jardins de la Ciudadela e passiamo sotto l'Arc de Trionf.
Sant Pere, Plaza Catalunya e poi sul Barrio Gotico; siamo praticamente in pieno centro a Barcellona ed è uno deti tratti più impegnativi (almeno per quanto mi riguarda).
Al 38° km percorriamo l'ultimo tratto della RAMBLA verso la torre di Colombo, giriamo a destra e qui cominciano gli ultimi 3 km che per le mie gambe sono stati devastanti, attraversiamo l'Avinguda Parallel, poi Carrer del Comte d'Urgell e poi su Carrer de Sepùlveda.
La strada tende a salire sempre anche se leggermente, ma la stanchezza e tanta ed ho le gambe che implorano pietà. Stringo i denti cercando di non perdere ritmo e concentrazione... entro in Plaza d'Espanya che sono stanchissimo, giro sull'Avinguda della Reina Maria Cristina ed è bellissimo.
Do un'occhiata al cronometro e la missione è compiuta... 2:54:57.

Gigi ha fatto una grande prestazione, migliorandosi di circa 10 minuti e portando il suo personale sulla Maratona a 3:00:08 (peccato per quegli 9 secondi di troppo).
Giuseppe migliora anche lui di 4 minuti e mezzo e porta il suo Personal Best a 3:05:01

Bellissimo anche il dopo gara che ci siamo concessi a Barceloneta, gustando quantità industriali di Paella, pesce e bevendo un considerevole quantitativo di Cerveza.

Saluti, Massimo Pira.


VIDEO DA BARCELLONA





lunedì 21 febbraio 2011

MEDIO COLLINARE A FORESTA BURGOS

Nel video che segue, il tratto finale della salita prima del bivio per il valico di Monte Rasu;
nell'ordine passano Giuseppe Puggioni, Gigi Pitzalis e Tonino Careddu

lunedì 24 gennaio 2011

C'E' FARTLEK E FARTLEK

Volevo fare una breve considerazione sulla metodologia nell'affrontare alcuni di tipi di allenamento ad intervalli.
Nella fattispecie il cosiddetto "Fartlek".
Personalmente, quando il programma prevede delle ripetute, a me piace eseguire le fasi di recupero con una corsa lenta che vado ad incrementare verso la fase finale del recupero stesso; non faccio così scendere le frequenze cardiache sotto un certo valore (nel mio caso circa 120 bpm).
Credo che questo tipo di lavoro, sia molto adatto ad un tipo di attività come la corsa su lunghe distanze (dalla mezza maratona in su), in quanto si lavora molto sulla regolarità della prestazione.
Tuttavia, mi stò rendendo conto che le mie frequenze cardiache si stanno appiattendo sui loro valori e non riesco più ad avere dei picchi verso l'alto, cosa che invece mi riusciva quando mi allenavo e correvo in bicicletta. A tal riguardo mi ricordo che per svolgere il lavoro di Fartlek, con la squadra (Il Fornaio di Macomer) avevamo individuato un percorso in particolare, tra Macomer, Pozzomaggiore e Suni, ricco di brevi salite e repentine discese; venivano affrontate le rampe in maniere perentoria e si recuperava nei tratti di discesa. Mi ricordo che il Polar, registrava dei picchi considerevoli, 175-180 bpm su in cima, ma altrettando le frequenze scendevano nei tratti di discesa, abbondantemente sotto le 90 pulsazioni.
Questo tipo di allenamento mi dava grande elasticità cardiaca e muscolare, caratteristiche che molto probabilmente ho perso per strada.
Credo che d'ora in poi, quanto meno le ripetute brevi sui 500 metri e sui 1000, le svolgerò con la fase di recupero da fermo, in modo da far scendere le frequenze sotto i 100 bpm, ma allo stesso tempo avere poi le energie per farle schizzare più in alto.

Sotto due immagini di allenamenti simili tra di loro; tutti e due dopo una fase di riscaldamento di circa 25-30 minuti, seguiti da 10 ripetute sui 500 metri; nel primo allenamento la fase di recupero fatta correndo, dove vi è un range di frequenze che vanno dai 120 ai 146 bpm (meno di 30 battiti di differenziale), nel secondo allenamento invece la fase di recupero è fatta da fermo. Qui il differenziale è più ampio, circa 50 battiti per minuto.







Saluti, Massimo Pira.

PREPARAZIONE CONTINUA

Finalmente mi rifaccio vivo; dopo l'avventura di Firenze non avevo più avuto modo di aggiornare il blog, vuoi per motivi di tempo, vuoi per poltronite.
Dopo la Maratona di Firenze, ci siamo presi giusto un paio di settimane di scarico, continuando ad uscire regolormente ma con una intensità molto bassa.
La decisione di prendere parte il 6 marzo 2011 alla Maratona di Barcellona, ci ha dato poi nuovo vigore e così siamo ripartiti con una nuova fase di preparazione;
il 12 di dicembre, abbiamo preso parte alla maratonina del Goceano, dove sia io che Gigi e Giuseppe non abbiamo sfigurato.
Personalmente ho chiuso i 17 km della prova in 1:05:20, migliorando di oltre 2 minuti il limite dello scorso anno.
La settimana sucessiva, ho preso parte (questa volta da solo perchè Gigi e Giuseppe erano legati da altri impegni) alla scalata dell'Ortobene con partenza da Caparedda, sotto un cielo plumbeo e con un arrivo avvolto nella nebbia; tempo 45:01 per completare i 10 km di ascesa.
Da allora solo km di allenamenti faticosi.
Il programma prevede, a grandi linee, un inizio di settimana tranquillo; il lunedì ed il martedì sono previsti due allenamenti di fondo lento tra i 60 e gli 80 minuti; il mercoledì è riservato alle ripetute che vanno da quelle brevi da 1000, fino a quelle più lunghe 5-6000 metri da ripetere più volte; il giovedì nuovamente lento rigenerante per poi riaffrontare nuovamente al venerdì degli allenamenti intensi con ripetute brevi o con lavori di fartlek; il sabato ci riposiamo e alla e alla domenica lavoriamo sia sulla quantità ma anche sulla qualità.
Quest'ultimo aspetto, assieme ai lavori del venerdì, è la principale differenza rispetto al programma seguito in preparazione alla maratona di Firenze, dove al venerdì facevamo dei lavori progressivi e alla domenica curevamo sostanzialmente i lavori sulla quantità di km.
Ieri con Gigi, ci siamo sbafati 33 km, con una parte iniziale di 7 km dedicati ad un bel riscaldamento, una parte centrale di 18 km con un lavoro di medio uniforme (finito in realtà in progressivo) ed una parte finale di 8 km di lento-lungo.
Le prossime 2-3 settimane saranno molto impegnative ed anche decisive per la preparazione della Maratona di Barcellona.
Occorrerà quindi molta pazienza e concentrazione.

A presto.

Saluti, Massimo Pira.