martedì 21 luglio 2009

Mercoledì 15 luglio
Questo non vuole essere un blog dove pubblicare tabelle di allenamento o dispensare consigli su come svolgere i vari lavori, ma faccio riferimento a questi, semplicemente per evidenziare le sensazioni che l'allenamento stesso e le prove ripetute hanno sull'atleta (più o meno evoluto).

Oggi io Gigi e Giuseppe abbiamo affrontato un lavoro di prove ripetute sui 1000 metri cercando mantenere un ritmo costante dall'inizio alla fine della ripetuta stessa, ma anche per l'intera durata delle 5 prove in programma. La difficoltà, infatti, non stà nella prova singola, ma nel essere regolari dall'inizio alla fine.
Come dicevo il programma di oggi prevede una fase di riscaldamento di circa 20 minuti e una serie di 5 "allunghi" di 1000 metri ciascuno (il tutto monitorato dal Garmin), intervallati da 3 minuti di recupero. L'obiettivo è quello di stare attorno ai 4:00 min/km.

Alla fine delle tirate vediamo che siamo partiti con le prime tre fatte ad un ritmo di 3:54-3:55 (degli orologi svizzeri non sarebbero stati così precisi), mentre per le ultime due le lancette si sono fermate attorno ai 3:50; niente male. Finiamo l'allenamento con 15 minuti di defaticamento.

Le tre tabelle mostrano le frequenze cardiache che si impennano durante le ripetute, il passo nelle prove stesse ed il profilo altimetrico relativamente piatto.



Lunedì 13 luglio
Oggi con Giuseppe e Gigi abbiamo fatto una uscita di circa 11,5 km;
partendo dal parcheggio di Pabude, ci siamo diretti verso Ortachis, oltrepassandolo e poche centinaia di metri più avanti abbiamo lasciato la S.P. 17 girando a sinistra per Badde e'Salighes (per chi non conoscesse questo posto, un invito a visitarlo).
Via per il bosco di castagni e giù verso il territorio del comune di Lei. Poi una ripida salita ci ha riportati a quota 1080 m s.l.m..
Uscita leggera se non per la progressione di 5-6 minuti fatta in salita.

lunedì 13 luglio 2009

Domenica 12 luglio
E' da qualche anno che non affronto la salita che dall'abitato di Bono, nel Goceano, porta su al valico di Monte Rasu; Bucc'aidu lo chiamano, che tradotto dovrebbe significare passaggio, passo. In Sardegna però usiamo altri termini per identificare un passaggio, un passo o appunto un valico, si adoperano parole tipo badu dalle nostre parti, oppure arcu (corr'e boi, tascusì, ecc) ovvero genna (silana, arramene, ecc).
Comunque, tornando a noi, dopo aver pedalato su parte del percorso fatto qualche giorno fa (venerdì 3 luglio), arrivo al centro di Bono.
Ho circa 25 km sulle gambe (una dozzina fatti in leggera salita), quando inizio l'ascesa al valico;
la ricordavo bene, si va su subito al 7-8% e tranne che per un tratto centrale dove la salita molla un pò, rimane costante fino in cima.
Misura 7 km, partendo dalla piazza del paese e si arriva su in cima a 1040 m s.l.m. con una pendenza media attorno al 6,9%. E' vero, non è durissima, ma la condizione è quella che è, così ci impiego 34 minuti con una VAM di circa 850 metri/ora (piuttosto deludente).
Bellissima la discesa su strada recentemente riasfaltata; mi fermo ad una fonte nei pressi del demanio di Monte Pisanu. Poi raggiungo in pochi minuti Foresta Burgos, sede del centro regionale di incremento ippico della Sardegna.
Svolto per Bolotana; ancora 8 km in leggera salita. Giro a sinistra sulla S.P. 17, verso casa...
...ed è tutta discesa.

Venerdì 10 luglio
Oggi facciamo la strada panoramica.
Detto così sembra quasi che si tratti di farsi una passeggiata tra i boschi. In realtà, quando qualcuno di noi propone questo percorso, provoca una reazione a metà strada tra l'orticaria e la sindrome da "gambe di ricotta".
Scherzi a parte, si tratta di un bel giretto di un kilometraggio compreso tra i 15 e i 16,5 km a seconda che si faccia la versione corta o lunga.
Lo spauracchio è rappresentato dalla salita, da qualche anno completamente asfaltata, di 3 km, con pendenza media vicina al 10%.
Si viaggia in mezzo al bosco e nonostante il vento sia forte, la vegetazione attorno a noi offre un ottimo riparo. Scolliniamo dopo circa 35 minuti, e da li in poi ci attende solo discesa, falsopianio ed una brevissima salita; ne approfittiamo per fare una tirata di 3 km mantendoci sui 4 min/km.
Non male per oggi, arriviamo alla macchina dopo 1:12:00 circa solo leggermente stanchi.
Tanto domani riposeremo in spiaggia.


Martedì 7 luglio
Volevamo affrontare un lavoro di ripetute sui 1000 metri oggi, ma il forte vento ci distoglie dall'intento, anche perchè sul nostro "campo gara" Eolo soffia con gran vigore. Ripieghiamo per un giretto sui boschi attorno a Jscuvudè, località montana del comune di Illorai, nostri vicini di casa.
Una dozzina di minuti di riscaldamento su percorso leggermente mosso e poi ci immettiamo nel circuito all'interno del bosco dove si alternano tratti in cemento e tratti in sterrato; la prima salita è lunga circa 1 km e presenta pendenze davvero importanti (tratti superiori al 12%). Il cemento si fa terra battuta, ma il carattere della strada non cambia. Ora scendiamo, sempre immersi nel verde del bosco; ogni tanto si aprono panorami bellissimi sul Goceano e sulla Media Valle del Tirso.
Ancora strappi e poi discesa; terminiamo il circuito e ci immettiamo nuovamente sulla provinciale e dopo cinquanta minuti scarsi arriviamo alla macchina.
Bella tirata oggi.
Lunedì 6 luglio
Poco più di 11,5 i km di oggi su di un percorso molto movimentato, tra asfalto, sterrato e sampietrini.
Con Gigi teniamo un ritmo costante tra il lungo ed il medio; facciamo salilte da 1000 metri in progressione e utilizziamo i tratti in discesa per recuperare come in un fartleck, o come lo chiamavamo in gergo "interval training" allenamento ad intervalli, ovvero portare su le frequenze cardiache (è molto più semplice farlo in salita) e far recuperare il muscolo cardiaco e le gambe nei tratti di discesa. Questo tipo di allenamento fa aumentare la capacità aerobica dell'atleta e va svolto, sotto varie forme, settimanalmente. La corsa o running che dir si voglia, effettuata a ritmi costanti, anche con alternanza di leggere salite e discese, fa mantenere il ritmo cardiaco abbastanza costante, senza eccessivi scostamenti in alto o in basso, al contrario del ciclismo, dove invece la salitella e la relativa discesa fanno si che il ritmo cardiaco abbia maggiori variazioni. Percorrendo uno strappo in biclicletta le frequenze cardiache aumentano sensibilmente arrivando anche a valori di sub-soglia, ma altrettanto rapidamente scendono (nei soggetti più allenati) arrivando a valori piuttosto bassi, con scostamenti anche di 100 bpm; in bicicletta in discesa si può anche non pedalare con un recupero molto rapido, correndo a piedi, per ovvi motivi, questo non succede.
E' quindi evidente che nel running le variazioni di ritmo devono essere molto più indotte con le prove ripetute rispetto a quanto non avviene in bici.
Domenica 5 luglio
In bici su strada, percorrendo un giretto di circa 60 km tra Macomer, Campeda, il bivio per Badde e'Salighes, Ortachis e rientro a Bolotana; peccato, tutti da solo!!!
Sabato 4 luglio
Oggi un lento rigenerante.
Niente di particolare da segnalare, se non che tutte le nostre uscite estive le facciamo ad una altezza media comprela tra i 900 ed i 1100 metri, e così riusciamo a mitigare gli effetti della calura estiva.

sabato 4 luglio 2009

Giovedì 3 luglio
Sulla WILIER.
Non sono rientrato dal lavoro da neanche 15 minuti che faccio già partire il Garmin forerunner 305. Arrivo giù al bivio con la statale 129 e proseguo in direzione di Nuoro. Dopo 10 km arrivo in località Iscras e giro a sinistra sulla statale 128.
Qui la strada costeggia, per 2/3 km, il fiumeTirso tra i punti più belli del suo attraversamento dell'isola; mi lascio sulla destra "ponte ezzu" (il ponte vecchio), realizzato dai romani, ristrutturato dai Pisani che lo trasfornarono in un ponte a schiena d'asino per agevolare il passaggio da una sponda all'altra del fiume. Oggi lo si può ammirare ancora intatto e dimostra di essere, relativamente alle strutture di questo tipo, forse la meglio conservata in Sardegna, nonostante abbia dovuto contrastare per secoli le frequenti ed abbondanti piene del fiume.










Proseguo sul nastro d'asfalto su una salita dolce e pedalabile, tra piccoli vigneti ed altrettanto piccoli oliveti, che presto lasceranno spazio ad ampie sugherete;
così in pochi chilometri arrivo all'abitato di Bottida. Arrivato al centro del paese prendo a sinistra in direzione Burgos e di Esporlatu; la strada sale ancora e mi trovo così a pedalare sotto al "Castello del Goceano" comunemente chiamato "Castello di Burgos" costruito tra il 1127 e il 1129 per volere di Gonario, Giudice di Torres. In questo castello fu rinchiusa e morì nel 1259 Adelasia, l'ultima giudicessa di Torres, dopo il cui regno il giudicato cadde nell'anarchia, fino alla vittoria dei pisani sui genovesi per il dominio su quest'ultimo.



Ancora un bivio ed arrivo all'ingresso dell'abitato di Esporlatu, che mi lascio alla mia sinistra per prendere la strada che indica Bivio Campeda e comunque verso la montagna di Bolotana.

E' qui che inizia una delle salite più belle della zona, non tanto lunga (sono solo 6 km), ma se si sommano tutti i km di salita percorsi prima, non è poi così male. Quando facevo del serio agonismo, questa era una delle mie palestre preferite per le ripetute in salita (assieme alla salita di Illorai).

Come dicevo sono 6 km con un dislivello di 440 metri e una pendenza media del 7,3%; la percorro tutta con il 34/26 a circa 80 pedalate al minuto con il tempo di 26 minuti ed una VAM (velocità ascensionale media) di 1015 metri: ah, che bei tempi quando la percorrevo in circa 21 minuti; è anche vero che ci sono 6/7 kg di troppo a far la differenza.

Neanche il tempo di rifiatare, che mi butto in discesa e qui i kg in più diventano alleati;
velocità di punta 82 km/h.



Un saluto a tutti e a presto.



Merdcoledì 1 luglio
Oggi 8 km di jogging...riposate gente, riposate!
Marterì 30 giugno
E vai col peperoncino; e si, oggi il menù si fa piccante.
Riscaldamento di circa 20 minuti e poi ci spariamo 4 ripetute sui 1000 metri alternare da circa 5 minuti ri recupero tra l'una e l'altra.
Il lavoro è impegnativo ma, per dei masochisti come noi, è solo puro godimento.
Non facciamo spesso lavori di questo tipo, comunque riusciamo a stare sempre sotto ai 4 minuti (tranne che per l'ultima ripetuta dove sforiamo i 4 minuti ma non per stanchezza), stando tra i 3:35 e i 3:55 (leggera discesa e leggera salita).
Lavoro da ripetere settimanalmente.








Lunedì 29 giugno
Ogni tanto si può anche passeggiare credo; così oggi prendiamo alla lettera questo precetto e ci spariamo un 8 km leggeri tra chiacchere e sudore.

Domenica 28 giugno 2009

Dopo il lungo di ieri, ho le gambe a pezzi; non è il caso di fare una uscita di running. Alle 8:30 sono in garage, giù dai ganci la WILIER, porto la pressione degli pneumatici a 8 BAR ed in pochi minuti son pronto. Esco che ancora fa fresco in direzione di Macomer, proseguo poi sulla 131 verso Campeda fino al bivio che passando per Ortachis mi riporterà a Bolotana.

Sono circa 60 i km di oggi e visto la frequenza delle mie uscite nell'ultimo periodo, possiamo considerarci soddisfatti; le sensazioni sono buone, il tempo così e così.

mercoledì 1 luglio 2009

Sabato 27 giugno
Il pomeriggio è bello, non fa eccessivamente caldo e tira una leggera brezza (siamo a 1000 mt s.l.m.), così alle 18:42 facciamo partire i nostri cronometri; dopo pochi minuti raggiungiamo Ortachis e subito dopo svoltiamo a sinistra lasciando la provinciale per percorrere un breve tratto della panoramica di Bolotana, giriamo a destra sullo sterrato e poco dopo siamo nel territorio del comune di Lei; la strada corre in altura. Incontriamo alcuni cavalli che scappano spaventati; ora la strada comincia a scendere leggermente. Dopo circa 40 minuti la strada riprende a salire, prima in maniere lieve, poi la pendenza aumenta, tra le nostre bestemmie. Terminiamo l'ascesa in progressione con una breve volata e così le mie frequenze vanno su fino a sfiorare i 160 b.p.m. (era da un pò che non ci arrivavo). Siamo a circa metà percorso; la tregua è veramente breve, infatti scendiamo leggermente e per poche centinaia di metri quando la strada riprende a salire su un fondo sterrato e sconnesso. Giuseppe tira l'ultimo tratto di salita e faccio fatica per stargli alle calcagne. La strada spiana, scende, poi risale ed ancora spiana e così tra volate al limite e tratti di recupero torniamo al punto di partenza, dopo aver percorso poco meno di 19 km impegnativi.

Dura circa 1 ora e 35 minuti la fatica di oggi; arriviamo alla macchina stanchi ma soddisfatti del tempo e della prestazione.






Venerdì 26 giugno
Oggi la voglia non è tanta e perciò con Gigi decidiamo di fare qualcosa di molto leggero, anche perchè domani ci attende un menù sostanzioso, dall'antipasto fino al dessert (speriamo di non arrivare alla frutta).
Decidiamo di fare il giro di mercoledì scorso, ma stavolta al contrario, con la prima parte in leggera discesa su asfalto per poi rientrare sullo sterrato.
Le sensazioni sono buone, ma manteniamo comunque un ritmo blando, così immersi tra i profumi del timo ed dell'elicrisio, terminiamo col tempo di 52:20 e 9 km sulle gambe.
Tutto sommato per oggi può andar bene; domani la strada morderà le nostre caviglie.