domenica 6 dicembre 2009

MARATONINA DEL GOCEANO

Domenica 8 novembre scorso, si è corsa la oramai classica MARATONINA DEL GOCEANO.
Non si tratta di una mezza maratona (nel senso dei canonici 21K), bensì di una gara di circa 17 km (gli organizzatori parlano di 18, ma il mio Garmin Forerunner mi conferma 17), che però per le caratteristiche altimetriche del percorso, nulla ha a che invidiare ad una mezza maratona.
Per me e per Gigi, si tratta della prima gara su una distanza di questo tipo, dopo le due esperienze su gare brevi di Macomer (la gara al monte e quella di San Pantaleo), ma per questo, dire che siamo preoccupati è forse una esagerazione; d'altronde, distanze di questo tipo e oltre, le abbiamo fatte spesso, ma solo in allenamento.
Alla partenza incontriamo Francesco Proietti, nostro amico, nonchè esperto maratoneta e centochilometrista di razza. Giusto ieri ha corso una gara di 27 km nel Lazio e questa mattina appena sbarcato ad Olbia, si è diretto subito a Burgos per la gara.
Ci si mette pure il tempo a complicare le cose; infatti durante le operazioni di preparazione alla partenza si scatena un temporale, con pioggia ed anche grandine. Inoltre fa abbastanza freddo.
Sulla linea di partenza siamo in circa 130; io ho il pettorale 44 e Gigi il 46 (come Valentino Rossi sottolinea lui).
Alle 10:45 il via.
Si parte in discesa, lasciando il centro di Burgos in direzione Esporlatu; la strada è resa viscida dalla pioggia ed infatti si va giù con un minimo di cautela. All'ingresso di Esporlatu la strada si impenna per un centinaio di metri e poi si entra nel centro storico del paese.
Nonostante il tempo c'è molta gente ad incitarci; sento dei ragazzini che si divertono a prendere nota dei passaggi; a questo punto dovrei essere circa al 47° posto.
Usciamo dal paese e percorriamo una breve salita che ci porta al bivio per Bottidda; la strada tende ancora una volta a scendere...e diluvia...!
Entriamo nell'abitato e subito dopo la chiesa giriamo a sinistra; qui inizia il tratto più impegnativo, dal punto di vista altimetrico, di tutta la gara.
La strada punta in direzione di Bono...e sale... per circa 3 km. Le pendenze però sono tuttaltro che proibitive; io poi conosco molto bene il percorso per averlo fatto decine di volte in bicicletta.
Questa zona era infatti una delle mie palestre di allenamento preferite quando correvo in bici, per la varietà del percorso, per il paesaggio e per la scarsità di traffico.
Da qui in avanti inizia la mia gara, infatti prendo coraggio (la gara è appena iniziata) e prendo anche un buon ritmo. Inizio a riprendere gruppetti di corridori che mi erano passati davanti, gli passo avanti e faccio il mio ritmo, ne prendo degli altri e così via.
Si arriva così a Bono e qui riprendo fiato per qualche decina di seconti mollando un pò il ritmo, così un piccolo drappello che avevo appena ripreso a fine salita, allunga di una ottantina di metri.
A Bono c'è molta gente ad incitarci; inizio così il tratto verso Anela con buona lena e per la prima volta dall'inizio della gara non ho compagnia, sono rimasto solo e come unico riferimento ho un gruppo di 5 persone davanti di cui una ragazza; riprendo quest'ultima alle porte di Anela e mi accompagna fino alla fine del paese in discesa, ma poi appena fuori dall'abitato, quando la strada riprende a salire, rimango di nuovo solo; la ragazza infatti non tiene il ritmo e si stacca (arriverà seconda tra le donne).
Da qui mancano solo due km all'arrivo e do fondo a tutto ciò che mi rimane.
Giusto il tempo di riprendere un altro ragazzo che entro a Bultei e dopo una manciata di secondi taglio il traguardo in 1:07:30 finendo al 23° posto assoluto.
Niente male per essere la prima volta.

Gara stupenda, nonostante il tempo, l'anno prossimo (salvo cause di forza maggiore) si replica.


P.S. Questa corsa, secondo i propositi miei di di Gigi, doveva essere anche propedeutica per correre la Mezza Maratona di Uta del 22 novembre, ma l'infortunio al ginocchio mi ha costretto a rinunciarci.


Saluti.



Percorso da cross

Ieri pomeriggio, assieme a Gigi, ho voluto provare a fare una sgambata, nonostante il ginocchio mi faccia ancora parecchio male.
Solo che, come vorrebbe il buon senso, anzichè optare per un percorso facile e pianeggiante, siamo andati con la macchina su in montagna, per fare quello che oramai è diventato il nostro parco divertimenti preferito, ovvero il "classico" giro di Frida.
Optiamo per l'asfalto nei primi 4-5 km, percorrendo la strada che dal Bivio di Bolotana porta a Foresta Burgos; primo km in leggera salita, che poi si trasforma in falsopiano per scendere finalmente fino ad arrivare al bivio per Badu Idda.Giriamo a Destra, passiamo sulla diga in terrapieno, costaggiando il piccolo ma grazioso laghetto montano e ci immettiamo lungo gli sterrati gestiti dall'Ente Foreste.


Oltrepassiamo il cancello, e dopo circa 200 mt, anzichè proseguire lungo il sentiero principale, giriamo a sinistra lungo una stradina appena accennata e percorriamo la strada parallelamente a quella principale, costeggiando un ruscello che, grazie alle piogge degli ultimi giorni, comincia a scorrere di buona lena.
Proseguiamo tranquilli, senza badare al cronometro, godendoci la natura.
Terminiamo i 12 km in poco meno di 1 ora; io ho fatto abbastanza fatica, viste le mie condizioni.
Tre settimane di quasi inattività si fanno subito sentire e anche la mia corsa ne ha risentito, chiaramente molto contratto e rigido (come si vede dalla foto), ho speso più energie del necessario.

Qua sotto alcune foto scattate lungo il percorso.

Saluti e a presto.